Con i posticipi di ieri sera, che hanno visto Verona e Atalanta vincenti rispettivamente su Cremonese e Bologna, si è conclusa la 17° giornata di Serie A.
Andiamo quindi ad analizzare tre spunti a nostro avviso significativi dopo una giornata che ha detto molto sul futuro del campionato:
Napoli campione d’inverno con una giornata di anticipo
Quattordici vittorie, due pareggi e una sola sconfitta a Milano con l’Inter. Trentanove gol realizzati (miglior attacco del campionato) e tredici gol subiti, seconda miglior difesa alle spalle della Juve.
La squadra di Spalletti si è laureata campione d’inverno con 2 giornate d’anticipo con pieno merito, e venerdì sera aspetta la Juventus al Maradona, per tentare la prima vera fuga in vetta di questa Serie A. La squadra di Allegri non solo arriva da 8 vittorie consecutive, ma ha smesso di prendere gol, e sulla compattezza della retroguardia ha costruito una rimonta che sembrava impossibile qualche giornata fa.
Il Milan rimane secondo, ma si è buttato via facendosi recuperare due gol dalla Roma dopo una partita dominata, e l’Inter ha fatto altrettanto a Monza. I rossoneri hanno subito 18 reti in 17 partite, e i nerazzurri ben 24. Troppi per poter puntare a vincere il campionato in Italia.
L’errore dell’arbitro Sacchi è imperdonabile in epoca VAR
Sabato sera a Monza abbiamo assistito a un errore clamoroso da parte dell’arbitro Juan Luca Sacchi, che ha di fatto penalizzato l’Inter.
L’episodio è simile a quanto successo un anno fa in Milan-Spezia, quando Serra interruppe un’azione del Milan per un fallo, non dando il vantaggio e il successivo gol di Messias. Al Brianteo Sacchi ha fischiato un fallo inesistente in attacco contro l’Inter. L’azione ha portato poi al gol di Acerbi, che avrebbe portato i nerazzurri sul 3-1, ma il fischio dell’arbitro ha impedito al VAR di intervenire, e assegnare la rete.
Non è stato certo l’unico errore di giornata- Abisso ha fatto ancora i numeri, ma in senso negativo, assegnando un rigore inesistente al Napoli- ma speravamo che gli arbitri avessero capito di dover aspettare la fine dell’azione per fischiare. Solo così il VAR può intervenire per poter eventualmente ribaltare una decisione errata.
La lotta Champions è affollata, quella per la salvezza invece no
Il Napoli si sta staccando in testa alla classifica ma, dopo la vittoria dell’Atalanta nel posticipo a Bologna, sono ben 6 le squadre in lotta per i tre posti Champions dietro la capolista (Juventus, Milan, Inter, Lazio, Atalanta e Roma).
Queste sei squadre sono raccolte in sei punti, con 21 giornate ancora da giocare. Le prime 4 della classifica al momento (Napoli, Juve, Milan e Inter) sembrano le più attrezzate per arrivare in Champions League, ma le romane, e anche l’Atalanta che non giocherà le coppe quando riprenderanno a febbraio, sono comunque strutturate per dare battaglia e sovvertire il pronostico fino alla fine del campionato.
In coda invece la situazione è un po’ diversa. Cremonese, Sampdoria e Verona sono staccate dalla quartultima (ad oggi lo Spezia), e, a parte la Cremonese che non ha ancora vinto una partita in questo campionato, le altre due hanno battuto solo le dirette concorrenti- gli scaligeri hanno vinto contro Samp e Cremonese, mentre i blucerchiati hanno battuto i grigiorossi e ottenuto un successo in casa del Sassuolo, altra squadra che rischia di essere risucchiata verso il fondo.
Per Verona e Sampdoria la salvezza è già distante 6 punti, per la Cremonese addirittura 8. Queste tre sul fondo devono darsi una svegliata e vincere qualche partita in più, se no quest’anno rischiamo di non avere una vera e propria lotta salvezza.
Il programma della 18° giornata di Serie A:
- Venerdì 13 gennaio:
- Napoli-Juventus ore 20.45
- Sabato 14 gennaio:
- Cremonese-Monza ore 15.00
- Lecce-Milan ore 18.00
- Inter-Verona ore 20.45
- Domenica 15 gennaio:
- Sassuolo-Lazio ore 12.30
- Torino-Spezia ore 15.00
- Udinese-Bologna ore 15.00
- Atalanta-Salernitana ore 18.00
- Roma-Fiorentina ore 20.45
- Lunedì 16 gennaio:
- Empoli-Sampdoria ore 20.45