La stavamo aspettando perché era ormai solo questione di tempo, e i primi ad interrogare l’intelligenza artificiale sono stati quelli di BeIn Sports, televisione del Qatar famosa per trasmettere sport in tutto il mondo. Sono loro infatti che hanno chiesto a ChatGPT (acronimo di Generative Pretrained Transformer) quale sia la formazione calcistica migliore di ogni tempo ruolo per ruolo, secondi l’intelligenza artificiale appunto.
I nomi usciti sono ovviamente fra i più famosi di sempre della storia del calcio, ma sono anche tante le mancanze, e non poteva essere diversamente, visto che l’intelligenza artificiale ha dovuto spaziare, e scegliere, fra 120 anni di storia del calcio.
Andiamo quindi a vedere quale è questo 11 migliore, e quali sono a nostro avviso le assenze più pesanti omesse da ChatGPT nella sua selezione:
Portiere
La scelta è caduta sul sovietico Lev Yashin, unico portiere ad aver mai vinto il Pallone d’Oro.
Yashin ci riuscì nel 1963, all’apice della sua carriera con la Dinamo Mosca, che è durata dal 1949 al 1971. Yashin ovviamente ha anche difeso i pali dell’Unione Sovietica, vincendo l’oro olimpico nel 1956, e gli Europei nel 1960. Dal 2019 France Football, oltre al Pallone d’Oro, assegna anche il “Trofeo Yashin” al miglior portiere del mondo.
Difensori
Fra i quattro difensori scelti troviamo l’unico italiano di questa formazione dei migliori di sempre, e non poteva che essere Paolo Maldini. Fra la linea di difesa a 4 ci sono 3 difensori che hanno militato nella Serie A degli anni d’oro, perché oltre a Maldini troviamo anche Cafu (brasiliano, laterale di Roma e Milan), e Roberto Carlos, che ha giocato nell’Inter solo nella stagione 1995/96.
L’intelligenza artificiale schiera Madini come difensore centrale al fianco di Kaiser Franz Beckenbauer, lasciando la fascia sinistra a Roberto Carlos.
Centrocampisti
L’intelligenza artificiale evidentemente non ama formazioni troppo difensivistiche, visto che la squadra scelta si potrebbe schierare con un 4-2-4, e quindi solo con due centrocampisti di ruolo, e uno dei due neanche difensivo.
Xavi ha fatto le fortune del Barcellona di Guardiola e della Spagna campione d’Europa e del mondo, e giustamente è lui a prendere le redini del centrocampo. Al catalano si va ad affiancare un campione come Zinedine Zidane, che però ha sempre giocato dietro le punte, giocatore geniale che sapeva inventare di tutto con i suoi piedi, ma non certo un centrocampista puro.
Attaccanti
In attacco l’intelligenza artificiale ha potuto sbizzarrirsi, schierando quattro campioni assoluti, ma lasciandone fuori altrettanti (anzi, molti di più).
Pelè e Maradona si sono contesi da sempre lo scettro di migliore al mondo, ma in questa formazione immaginaria giocano assieme, con ai loro fianchi i re assoluti degli ultimi 15 anni, i dominatori del Pallone d’Oro: Cristiano Ronaldo e Leo Messi.
Un attacco niente male, considerando che alle loro spalle agisce un certo Zinedine Zidane.
Gli esclusi eccellenti
In una formazione di questo tipo, che va a considerare decenni di storia del calcio, sono assenti tutti i campioni dell’era pre-televisiva, ma l’assenza di qualche nome che ha fatto la storia di questo sport, fa davvero rumore.
Facciamo solo i nomi di Alfredo Di Stefano, considerato da molti ancora migliore di Pelè, a cui aggiungiamo Johan Cruijff, che con la sua Olanda negli anni Settanta ha cambiato il calcio, e continuiamo ancora con Michel Platini, vincitore di tre Palloni d’Oro e di un Europeo da capocannoniere, e Marco Van Basten, il cigno che si è ritirato troppo presto per colpa di una maledetta caviglia. E poi dov’è Ronaldo il Fenomeno?
Da italiani reclamiamo i nomi di Giuseppe Meazza, Gianni Rivera e Roberto Baggio, ma ci rendiamo conto che ogni Pese avrebbe da ridire, e questo gioco di BeIn Sport va preso per quello che è. Un gioco appunto.