Ci stiamo avvicinando alla pausa per i Mondiali in Qatar, e questo sarà l’ultimo weekend di Serie A, con conseguente stop fino a inizio gennaio 2023.
Quelle che non sono mancate in questa prima parte di stagione, sono le polemiche arbitrali, soprattutto quelle legate all’intervento, o al non intervento, del VAR.
Anche in questa stagione quindi la tecnologia fa discutere- quantomeno la sua applicazione- e qui vogliamo ripercorrere quelle che sono state le 5 decisioni/non decisioni più contestate delle prime 14 giornate di Serie A:
1° giornata, Milan-Udinese 4-2
Mentre l’Italia è ancora quasi tutta in spiaggia, si parte con il campionato, e già alla prima giornata partono le polemiche.
I campioni d’Italia del Milan ospitano l’Udinese a San Siro, e sorprendentemente vanno in vantaggio cono un colpo di testa di Becao, abbonato ai gol contro i rossoneri. Dopo pochi minuti, contrasto in area fra Calabria, che cerca di calciare, e Soppy, che lo contrasta. L’arbitro Marinelli fa proseguire, ma Mazzoleni al VAR lo richiama, e l’arbitro di campo concede il rigore.
La decisione fa infuriare a fine partita il ds friulano Pierpaolo Marino, che dice di essere inferocito dopo questa decisione, che le linee guida arbitrali vengono poi puntualmente disattese.
Si parte bene…
6° giornata, Juventus-Salernitana 2-2
La madre di tutti gli errori al VAR, come viene definita da qualcuno.
La squadra di Allegri va sotto di due gol nel primo tempo, ma recupera, e a tempo scaduto segna il gol della vittoria con Milik che, già ammonito, si toglie la maglia per esultare e viene espulso. L’arbitro Marcenaro concede il gol, ma Banti al VAR lo richiama per un fuorigioco attivo di Bonucci.
Ciò che il VAR non vede, ma le televisioni ci mostreranno poi in serata, è che vicino al calcio d’angolo Candreva tiene in gioco tutti i giocatori della Juve, e quindi il gol era regolarissimo.
L’AIA si giustificherà dicendo di non avere avuto a disposizione tutte le immagini che invece avevano le televisioni.
6° giornata, Lecce-Monza 1-1
Stessa giornata di Juve-Salernitana, e anche al Via del Mare esplodono polemiche infinite.
Il Lecce si sente penalizzato due volte, prima per un tocco di mano in area di Molina apparso piuttosto evidente (il VAR non interviene), poi a tempo scaduto è Pablo Marì a toccare di braccio nell’area monzese, e anche in questo caso Pairetto non fischia il rigore e il VAR lascia correre.
11° giornata, Fiorentina-Inter 3-4
Sono tanti gli episodi contestati in questa partita, ma il più delle volte il VAR non può intervenire, e giustamente non lo fa.
Quando dovrebbe però profferir parola, gli arbitri al monitor non lo fanno, penalizzando la Fiorentina. Con l’Inter avanti di due gol, alla Fiorentina viene concesso un rigore per fallo di Dimarco su Bonaventura. L’arbitro Valeri assegna il penalty, dopo consulto al VAR, ma non espelle il difensore dell’Inter, che per l’intervento effettuato, meritava sicuramente il cartellino rosso.
Sul finale viene contestato anche il gol dell’ultimo vantaggio interista per un fallo a centrocampo di Dzeko su Milenkovic, ma qui il VAR giustamente non può intervenire.
14° giornata, Verona-Juventus 0-1
L’ultima polemica è di giovedì sera, quando l’Hellas ultimo in classifica ospita una Juve in ripresa.
Dopo il vantaggio della Juve con Kean nel secondo tempo, un tiro di Veloso viene deviato da Dawidowicz, e finisce sul braccio di Danilo. Vista la vicinanza e la deviazione prima di un giocatore del Verona, probabilmente non è rigore, ma il braccio di Danilo è molto largo, e di fatto impedisce al pallone di andare verso la rete.
Di Bello non concede il rigore e il VAR non interviene, fra le proteste veementi degli scaligeri, che posteranno l’episodio incriminato anche sui loro profili social.