La Guardia di Finanza a Casa Milan: cosa può succedere ora ai rossoneri?

Mentre il Milan si sta preparando per un’importantissima partita a Praga, dove contro lo Slavia deve difendere il vantaggio di due gol acquisito all’andata per accedere ai quarti di finale di Europa League, fra i tifosi rossoneri si discute più che altro di quanto successo martedì pomeriggio, quando la Guardia Di Finanza ha fatto irruzione a Casa Milan.

La Procura di Milano sta indagando sui conti del Diavolo. Vediamo di fare chiarezza su quanto è successo, e su cosa potrebbe succedere in casa del Milan.

Perché la Procura di Milano sta indagando sul Milan?

I pubblici ministeri milanesi Giovanni Polizzi e Giovanna Cavalleri, vogliono capirne di più sulla cessione da parte del fondo Elliott al fondo RedBird concretizzata nell’agosto 2022.

Durante quell’operazione, il fondo Elliott ha prestato a Gerry Cardinale di Red Bird la somma di 560 milioni di euro (un vendor loan), con l’obbligo da parte di Cardinale di restituire tale somma con gli interessi del 7% entro la fine del 2025. Con questo prestito, Elliott ha voluto mantenere alcuni suoi uomini nel nuovo cda del Milan, come ad esempio l’attuale amministratore delegato di AC Milan Giorgio Furlani, e il presidente rossonero Paolo Scaroni. Entrambe queste figure però ad oggi non sono più legate ad Elliott, ma fanno parte al 100% del Milan.

Sotto inchiesta sono finiti l’ex CEO rossonero Ivan Gazidis, e l’attuale, Giorgio Furlani appunto, che secondo la Procura non hanno fornito comunicazioni corrette alla FIGC.

Cosa viene contestato a Furlani e Gazidis quindi?

Viene loro contestato un intralcio nelle comunicazioni alla FIGC per quanto riguarda il passaggio di proprietà da un fondo all’altro. Il timore da parte della Procura è che il Milan sia ancora proprietà di Elliott, e non sia mai stato fatto un passaggio effettivo con RedBird.

Si sta indagando anche sul prezzo di vendita del Milan stesso, fissato a 1.2 miliardi di euro nell’estate del 2022, quando alcune agenzie specializzate nella valutazione di squadre di calcio, come Football Benchmark, valutavano il valore dei rossoneri inferiore ai 600 milioni. La stessa Football Benchmark nel 2023, come anche Forbes, hanno però rivalutato l’effettivo valore dell’AC Milan, considerandolo superiore al miliardo di euro.

Cosa rischia in concreto il Milan nell’immediato e in futuro?

Dobbiamo innanzitutto dire che i tempi saranno lunghi, perché prima la giustizia ordinaria farà il suo corso e, seppur la giustizia sportiva chiederà gli atti nelle prossime settimane, non arriverà a trarre delle conclusioni a breve.

Se si accerta che il Milan ha violato l’art.32 comma 5 del codice di giustizia sportiva relativo alle comunicazioni agli obblighi federali, i rossoneri rischiano un’ammenda, pesante o meno questo sarà da stabilire in base al tipo di violazione. Se la violazione fosse particolarmente grave si potrebbe arrivare a comminare dei punti di penalizzazione per il Milan in campionato ma, visti i tempi, si andrebbe comunque alla prossima stagione.

Il Milan rischia anche in Europa?

Ovviamente non nella stagione corrente, dove il Milan sta disputando l’Europa League. L’UEFA come al solito sta alla finestra in attesa di capire cosa deciderà la giustizia sportiva italiana, ma se venisse appurato che Eliott è ancora coinvolto attivamente nella gestione del Milan, si andrebbe incontro a una sanzione per le multiproprietà, visto che lo stesso fondo è parte attiva anche nel Lilla, che, come il Milan, sta disputando la coppe europee.

L’UEFA però è più probabile in ogni caso che non opti per un’esclusione dei rossoneri in vista della prossima stagione, ma in caso di colpevolezza intervenga con una multa, oppure con una revisione del Financial fair Play riguardante la società rossonera.

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