Il mercato invernale 2022/23 è andato in archivio da qualche giorno, e le big italiane sono state praticamente tutte ferme. Così non è stato in Premier League, dove la capacità di spesa è decisamente superiore alla Serie A, e dove il Chelsea ha fatto un mercato sontuoso, andando a spendere ben 358,5 milioni di euro, una cifra ben superiore alle avversarie inglesi, ma addirittura superiore a quanto hanno speso a gennaio tutte le squadre di Serie A, Liga, Bundesliga e Ligue 1 messe assieme.
Questo ci dà un’indicazione di quali siano le possibilità delle squadre di Premier League in questo periodo storico, e del solco che si sta scavando fra tutte le squadre del campionato inglese- il Bournemouth ad esempio poteva mettere sul piatto 30 milioni di euro per Zaniolo, cosa che invece ad esempio il Milan non poteva permettersi- e il resto d’Europa.
Quale è la nuova strategia del Chelsea
Il nuovo proprietario del Blues Ted Boehly a gennaio ha portato a Stamford Bridge l’argentino Enzo Fernandez, strappato al Benfica pagando la clausola rescissoria da 120 milioni di euro, il giovane fenomeno ucraino Mykhaylo Mudryk, arrivato dalla Shakthar Donetsk per 100 milioni di euro (i Blues hanno battuto la concorrenza dell’Arsenal), Benoit Badiashile, difensore preso dal Monaco per blindare la difesa e pagato 38 milioni, e il centrocampista inglese Noni Madueke, che era in forza al PSV Eindhoven, e che il Chelsea ha pagato 35 milioni di euro (il difensore classe 2003 Malo Gusto è stato acquisito per 30 milioni di euro ma lasciato a maturare per un’altra stagione a Lione).
A questi acquisti a titolo definitivo, dobbiamo aggiungere il portoghese Joao Felix, che il Chelsea pagherà all’Atletico Madrid per il prestito fino a fine stagione, con poi la possibilità di riscattarlo a luglio.
Ciò che accomuna tutti questi nuovi acquisti è la loro giovane età, e il fatto di aver fatto sottoscrivere ai nuovi arrivati contratti lunghi- soprattutto quello di Mudryk, della durata di 8 anni e mezzo- con la possibilità quindi di spalmare gli ingaggi su più stagioni. In questo, Boehly ha preso esempio da quanto si fa nel baseball statunitense, sport nel quale il nuovo presidente a stelle e strisce ha una certa esperienza. La FIFA però ha seguito con attenzione questa “spalmatura” operata dal Chelsea, e infatti dalla prossima stagione, sarà possibile spalmare gli ingaggi di calciatori professionisti solo per i 5 anni successivi alla firma del contratto.
Sempre nella logica della nuova politica sui giovani in cui vuole buttarsi il Chelsea, e quindi alla rinuncia a giocatori di esperienza ma con ingaggi alti, dobbiamo vedere la cessione di Jorginho all’Arsenal, e anche il tentativo, andato poi male per un motivo burocratico, di voler cedere Ziyech al Paris Saint Germain per un prestito con diritto di riscatto a fine stagione.
Le prospettive del Chelsea in questa stagione
Nonostante i tanti nuovi acquisti, con Fernandez che è sicuramente la ciliegina sulla torta di un mercato faraonico, l’allenatore del Blues Graham Potter ha le sue gatte da pelare.
Venerdì sera il Chelsea ha pareggiato in casa per 0-0 il derby con il Fulham, con i Blues che non riescono quindi a staccarsi dal centroclassifica in Premier League. L’obiettivo è ovviamente quello di risalire il prima possibile verso le posizioni Champions, distanti ad oggi 10 punti, ma un’assoluta necessità per una squadra come il Chelsea che deve capitalizzare gli investimenti fatti.
Nell’attuale Champions League invece, il Chelsea se la vedrà agli ottavi di finale con il Borussia Dortmund, con l’obiettivo di andare avanti il più possibile, e magari provare a conquistare quella coppa che a Stamford Bridge hanno messo in bacheca neanche due anni fa.