La notizia è stata resa ufficiale nella giornata di lunedì 11 dicembre 2023: Zlatan Ibrahimovic torna al Milan.
Lo svedese non si rimetterà gli scarpini per aiutare un Milan in palese difficoltà- come ha già fatto nel dicembre 2019- ma diventerà partner di RedBird, la società del presidente rossonero Gerry Cardinale, e sarà anche Senior Management del Milan. Il ruolo nello specifico è ancora da definire, ma si sa già che Ibra interverrà sotto vari aspetti nella vita del Milan, compreso un ruolo di collante fra società e squadra, e sarà presente a Milanello quando richiesto da Pioli, o quando la società riterrà opportuna la presenza dello svedese.
Ibrahimovic ha vestito la maglia del Milan in due periodi diversi della sua carriera, e ora tornerà come dirigente. Non è certo il primo grande campione milanista a tornare in ruoli dirigenziali, e non sempre per i predecessori di Ibra le cose sono andate bene. Andiamo a vedere chi sono stati i predecessori illustri dello svedese.
Gianni Rivera
(calciatore del Milan dal 1960 al 1979, e poi dirigente dal 1979 al 1986)
Gianni Rivera è stata la bandiera indiscussa del Milan, un campione assoluto che ha fatto innamorare tanti appassionati negli anni Sessanta e Settanta dello scorso secolo.
Appese le scarpe al chiodo dopo lo scudetto della Stella nel 1979, il presidente Felice Colombo lo ha nominato subito vicepresidente del Milan, per la soddisfazione di tutti i tifosi. Nel 1980 però Colombo è stato coinvolto nello scandalo del Totonero, con il Milan conseguentemente retrocesso in Serie B, e seppur Rivera non è stato coinvolto nello scandalo, la sua figura ha iniziato a perdere di popolarità.
Rivera è rimasto vicepresidente anche con l’arrivo di Giuseppe Farina nel 1982, ma i due non sono mai andati particolarmente d’accordo e, dopo che il presidente portò il Diavolo al quasi fallimento, l’arrivo di Silvio Berlusconi rappresentò un nuovo inizio per i rossoneri.
Rivera però non entrò mai nelle grazie del Cavaliere e, pochi mesi dopo l’atterraggio degli elicotteri presidenziali all’Arena Civica, a Rivera fu dato il benservito, e se ne andò dal Milan per non farci più ritorno.
Leonardo
(calciatore del Milan dal 1997 al 2001 e nella stagione 2002/03, e poi dirigente nel 2018/19)
Quella fra Leonardo e il Milan è stata una storia di amore e odio.
Da giocatore si ricorda lo scudetto conquistato con Zaccheroni in panchina nel 1999, e la sua influenza per l’arrivo di Kakà nel 2003, ma a Leonardo non venne mai perdonata la parentesi sulla panchina dell’Inter come allenatore nella stagione 2010/11.
Nonostante questo Leonardo tornò in rossonero come direttore generale dell’area sportiva nella stagione 2018/19, e ritrovò sulla panchina rossonera Gennaro Gattuso, con cui il brasiliano si era scontrato duramente durante un derby nel 2011.
Il ritorno al Milan durò solo per una stagione.
Zvonimir Boban
(calciatore del Milan dal 1992 al 2001, e poi dirigente nella stagione 2019/20)
Boban ha vinto tutto in rossonero con il Milan di Capello, e c’era ancora lui in campo quando il Milan ha rivinto lo scudetto nel 1999 con Zaccheroni in panchina.
Il croato è tornato poi come Chief Football Officer nel 2019, ma non ha mai legato con Ivan Gazidis, uomo di fiducia del fondo Elliott, che aveva preso il controllo dei rossoneri l’anno precedente. Boban è stato così licenziato per giusta causa nel marzo 2020, e le due parti sono finite in tribunale.
Paolo Maldini
(calciatore del Milan dal 1984 al 2009, e poi dirigente dal 2018 al 2023)
Il nome Maldini è sinonimo di Milan, visto che prima di Paolo anche il padre Cesare era stata una bandiera del Diavolo.
Paolo torna in rossonero come direttore dello sviluppo strategico dell’area sport nel 2018, ma le cose fra lui e il Milan cominciano a incrinarsi nell’estate 2022, poco dopo aver vinto lo scudetto.
Maldini e Massara- suo braccio destro- rinnovano ancora per un anno con il Diavolo, ma l’arrivo di Cardinale farà sì che i rapporti si romperanno in maniera insanabile, così che Maldini viene allontanato alla fine della stagione 2022/23.
Recentemente in un’intervista rilasciata a Repubblica Paolo Maldini ha fatto capire che le parti non si sono lasciate per nulla bene, e l’ex capitano rossonero ha sparato a zero sull’attuale dirigenza milanista.