Giro d’Italia 2022: Carapaz punta al bis dopo la vittoria nel 2019

Venerdì 6 maggio 2022, parte la 105° edizione del Giro d’Italia, con il via che sarà dato da Budapest in Ungheria, dove la corsa rosa sarebbe dovuta partire due anni fa, ma tutto fu stravolto dall’arrivo del coronavirus nel mondo, e dalla sospensione e il rinvio delle gare ciclistiche.

Si rimarrà in Ungheria per 3 giorni, in cui si correrà anche una cronometro, per poi trasferire il carrozzone in Italia, più precisamente in Sicilia, da dove il Giro ripartirà, per concludersi all’Arena di Verona, con una crono individuale domenica 29 maggio.

Le cronometro saranno proprio le grandi assenti di questo Giro d’Italia, visto che i km da percorrere contro il tempo saranno appena 26, e al Giro non ce ne sono mai stati così pochi dal 1962, quando si disputò una corsa rosa addirittura senza nessuna cronometro.

Nei 3445 km che i corridori dovranno percorrere risalendo lo Stivale, ci saranno invece tante montagne, fra cui Etna, Blockhaus, Marmolada e Mortirolo.

Sarà un Giro senza nessun grande favorito, con qualche assente importante, come gli ultimi due vincitori Egan Bernal e Tao Geoghegan Hart, ma ci sarà invece Richard Carapaz, che ha vinto la corsa rosa nel 2019, quando l’arrivo era sempre all’Arena di Verona.

I favoriti del Giro d’Italia 2022

Proprio l’ecuadoregno Carapaz dell’Ineos Grenadiers è ancora il grande favorito per confermarsi campione per una seconda volta. Carapaz nel 2019 vinse in maglia Movistar, ma da allora ne ha fatta di strada, arrivando terzo al Tour de France 2021, e soprattutto vincendo la medaglia d’oro per il suo paese alle Olimpiadi di Tokyo della scorsa estate.

L’arrivo di Carapaz all’Arena di Verona nel 2019

Carapaz è ora quindi un corridore più sicuro e completo rispetto a tre anni fa, ma dovrà guardarsi le spalle da avversari di livello, come Simon Yates della BikeExchange-Jayco ad esempio. L’inglese già nel 2018 era rimasto parecchi giorni in maglia rosa, cedendo poi con l’arrivo delle montagne, con la vittoria che andò a un altro britannico, Chris Froome.

Fra i favoriti dobbiamo poi prendere in considerazione Mikel Landa, che già nel 2015 si era fatto conoscere al Giro d’Italia vincendo a Madonna di Campiglio e all’Aprica e oltre a lui ci sentiamo anche di includere il colombiano Miguel Angel Lopez che, dopo una stagione decisamente travagliata alla Movistar- Lopez se n’è andato sbattendo la porta e gli stracci sono volati anche in diretta tv in una tappa della Vuleta- torna all’Astana, dove si era affermato, e dove potrà recitare un ruolo da protagonista in un Giro d’Italia così povero di cronometro e così ricco di salite come l’edizione del 2022.

L’olandese Tom Dumoulin torna al Giro dopo la vittoria del 2017, e dopo però anche i tanti problemi personali che ha accusato nell’ultimo periodo, e che lo hanno costretto anche a un momentaneo ritiro dalle gare. Ad oggi è un’incognita, ma potrebbe inserirsi fra i favoriti.

E gli italiani?

Un italiano non vince la corsa rosa dal 2016, quando a salire sul gradino più alto del podio fu Vincenzo Nibali. Il siciliano, che quest’anno è tornato all’Astana dopo il periodo alla Bahrain Merida, è stato anche il penultimo vincitore tricolore al Giro nel 2013, e a 37 anni non ha più ambizioni di vittoria finale, ma potrebbe prendersi qualche soddisfazione con una vittoria di tappa.

Giulio Ciccone della Trek-Segafredo è una delle speranze italiane, ma a 27 anni non può più essere considerato una giovane promessa, e deve ancora dimostrare di essere in grado di affermarsi in un grande giro.

Le speranze di maglia rosa sono quindi molto poche, meglio affidarsi a qualche tappa, soprattutto quelle per velocisti, e sperare nelle volate di Ballerini o Ulissi, per poter vedere sventolare il tricolore.

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