Cosa cambia in Serie A nella stagione 2025/26?

La Serie A 2025/26 è ormai alle porte, e vedrà il via ufficiale sabato 23 agosto con i primi anticipi.

In questa stagione ci sono delle importanti novità da sottolineare, alcune specifiche proprio per la Serie A, e altre invece introdotte dall’IFAB (International Football Association Board), e quindi valevoli per tutti i campionati e le manifestazioni internazionali.

Andiamo a vedere le principali modifiche introdotte al regolamento, che in Italia sono già partite con i primi turni della coppa nazionale.

Cosa cambia per i portieri?

Dal 1992, da quando cioè non è più stato permesso al portiere di raccogliere con le mani un retropassaggio di un compagno di squadra, gli estremi difensori sono stati via via più penalizzati dal regolamento, e dalla nuova stagione non sarà più permesso al portiere di passeggiare con la palla in mano nella sua area di rigore a tempo quasi indeterminato.

Infatti, il portiere non potrà tenere la palla in mano per più di 8 secondi, e poi dovrà obbligatoriamente liberarsene. Da quando iniziano gli otto secondi, l’arbitro conterà visibilmente gli ultimi 5 secondi con un countdown con la mano alzata, e nel caso il portiere tenesse ancora la palla fra le mani oltre il tempo consentito, verrà assegnato un calcio d’angolo alla squadra avversaria.

Cosa cambia per il VAR?

In Serie C si dovrebbe sperimentare il VAR a chiamata, e cioè i due allenatori avranno due momenti a testa, fra primo e secondo tempo, per chiedere all’arbitro di andare a verificare una soluzione controversa, mentre in Serie A si va a formalizzare una regola che sarebbe dovuta partire dalle semifinali della scorsa Coppa Italia, ma nelle semifinali e nella finale della coppa nazionale, non si è mai dovuti ricorrere al VAR.

L’arbitro da questa stagione è chiamato a spiegare al pubblico la decisione presa al VAR (tramite il microfono con il quale comunica con la sala VAR parlerà anche al pubblico dello stadio), un qualcosa che comunque abbiamo già visto applicato all’ultimo Mondiale per Club.

Cosa cambia per i rigori?

Le polemiche dell’ultimo derby di Champions League fra Atletico e Real Madrid hanno fatto giurisprudenza, e quel doppio tocco (se mai c’è stato) di Julian Alvarez nella serie dal dischetto contro i blancos, ha portato a un cambio di regolamento.

Se durante il calcio di rigore il giocatore tocca due volte la palla, il rigore stesso va ripetuto, e non viene più considerato come sbagliato anche in caso di gol come succedeva prima. Se, dopo il doppio tocco, il giocatore comunque non segna, viene assegnato un calcio di punizione alla squadra difendente.

Cosa cambia nei recuperi delle partite di Serie A?

Questo cambio di regolamento è specifico della Serie A, e anche qui possiamo indicare il Bologna-Milan dello scorso campionato come caso preso ad esempio.

La partita si sarebbe dovuta giocare al Dall’Ara a fine ottobre, ma per paura di una possibile alluvione sulla città felsinea, venne scelto il rinvio da pare della Prefettura, e poi, visti i tanti impegni delle due squadre, si giocò solo a fine febbraio.

Ora, in caso del rinvio di una partita di Serie A, il recupero va disputato nelle 24 successive alla data del rinvio. Questo ovviamente quando sarà possibile e considerando sempre i ricchi calendari internazionali, ma finalmente è stato messa per iscritto una regola che è stata spesso pensata, ma mai formalizzata.

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