Atletico Madrid-Manchester City va in scena mercoledì 13 aprile alle ore 21.00, e sarà la partita di ritorno dei quarti di finale di Champions League, dopo che all’andata all’Etihad Stadium, i Citiziens si sono imposti per 1-0.
Questa partita però sarà ben di più che un quarto di finale ma, come è già stata bollata anche all’andata, è anche uno scontro di filosofie calcistiche, fra l’innovatore, il visionario e il giochista Pep Guardiola, e il preistorico, difensivista, risultatista Cholo Simeone.
Nella gara d’andata, i due allenatori hanno recitato appieno la loro parte, con Guardiola a spingersi in avanti e provare a trovare spazi, e Simeone a chiuderli tutti quegli spazi, per non lasciare nemmeno un varco agli avversari.
Ad un certo punto della partita, come evidenziato qui sotto dal giornalista britannico John Muller nel suo tweet, l’Atletico Madrid ha schierato due linee compatte da 5, non lasciando nessun giocatore ad occuparsi della fase offensiva.
Il Cholo era partito con un 5-3-2, per poi passare appunto al 5-5-0, con sprazzi anche di 5-4-1, quando Griezmann e Joao Felix hanno tentato qualche sortita solitaria in attacco.
La partita di andata è stata decisa da quel fenomeno che risponde al nome di Kevin De Bruyne, e ciò è accaduto quando il Pep ha deciso di mandare in campo Phil Foden, lasciato abbastanza a sorpresa in panchina all’inizio.
Il nazionale inglese ha trovato un varco nella maginot colchonera, e il passaggio per il belga è stato perfetto, così che il gol di De Bruyne ha deciso una partita nella quale l’Atletico, per la prima volta in 11 anni, da quando cioè Simeone siede sulla panchina dei biancorossi, non è riuscito a fare nemmeno un tiro in porta durante i 90 minuti.
Le probabili formazioni
Atletico Madrid (3-5-2): Oblak; Felipe, Savic, Reinildo; Marcos Llorente, Kondogbia, Koke, De Paul, Renan Lodi; Joao Felix, Griezmann. All.Simeone
Manchester City (4-3-3): Ederson; Walker, Stones, Laporte, Cancelo; De Bruyne, Rodri, Gundogan; Sterling, Foden, Bernardo Silva. All.Guardiola
Cosa dobbiamo aspettarci dalla partita di ritorno?
Al Wanda Metropolitano l’Atletico dovrà provare a fare qualcosa di più rispetto all’andata in fase offensiva- e non sarà difficile probabilmente- perché dovrà segnare almeno un gol per portare la partita in parità.
I colchoneros però non vincono da 7 partite in casa in Champions League e, sia nel gruppo eliminatorio dove hanno fatto fuori Milan e Porto, sia nell’ottavo di finale contro il Manchester United, la qualificazione è sempre stata ottenuta in trasferta.
Simeone riproporrà il collaudato 3-5-2, ma stavolta Griezmann e Joao Felix dovranno essere più pericolosi in attacco, ma sarà l’atteggiamento della squadra tutta che dovrà cambiare, cercando di mettere pressione al City e a non lasciarlo ragionare.
Guardiola sa che deve prepararsi a una battaglia. All’andata ha definito “preistorico” il calcio di Simeone- “difficile giocare contro un calcio così, era difficile nella preistoria, è difficile oggi e lo sarà in futuro”– ma al Metropolitano gli spagnoli punteranno ancora di più sull’aggressività e sulla foga per non far ragionare, e innervosire, il City.
Il manager catalano stavolta darà spazio subito a Foden in attacco, con Bernardo Silva e Sterling che giocheranno ai fianchi del giovane attaccante inglese.