Antoine Griezmann sarà uno dei protagonisti ai prossimi Mondiali in Qatar con la maglia della Francia, come lo è stato nel 2018 in Russia, quando con i Bleus si assicurò il titolo mondiale.
Il “Piccolo Principe” però sta vivendo una situazione abbastanza paradossale all’Atletico Madrid. Dopo una carriera spesa all’Atletico fra il 2014 e il 2019- da dove era arrivato dalla Real Sociedad- Griezmann con i colchoneros ha disputato 180 partite realizzando 94 reti e, dopo un trasferimento al Barcellona che si sarebbe dovuto concretizzare nell’estate 2018, ed è fallito all’ultimo per il rifiuto del giocatore, lo stesso trasferimento è andato in porto esattamente un anno dopo, quando i blaugrana hanno pagato più di 120 milioni di euro per assicurarsi l’attaccante della nazionale francese.
Le casse del Barcellona hanno iniziato a piangere nella prima estate del Covid (2020, quando pareva che anche Messi dovesse lasciare la Catalogna, con il Barcellona che per appena stato distrutto per 8-2 dal Bayern Monaco in Champions League), e così i dirigenti dei blaugrana in questi anni stanno facendo di tutto per tagliare il più possibile gli stipendi dei big in rosa.
La busta paga di Griezmann ammontava a 10 milioni di euro annuali per le casse del Barcellona, così che nel 2021 è stato studiato un prestito biennale all’Atletico Madrid, che ha avuto così ancora a disposizione il giocatore.
L’attaccante a tempo
Da questa estate però sono subentrati i problemi fra Barcellona e Atletico Madrid, perché una clausola del contratto di prestito dice che i colchoneros dovranno pagare l’obbligo di riscatto di 40 milioni di euro se Griezmann ,in questi due anni, scenderà in campo almeno per il 50% dei minuti nei quali è disponibile per il tecnico Diego Simeone.
Così che Griezmann è diventato un attaccante a tempo, utilizzato con il contagocce per far sì di non far scattare il riscatto, che ad oggi sarebbe decisamente troppo oneroso per l’Atletico Madrid.
Nelle 5 occasioni nelle quali Simeone lo ha utilizzato in questa stagione, Simeone ha sempre inserito Griezmann nell’ultima mezz’ora di gioco, ottenendo però in cambio già 3 reti, fra cui quella decisiva a tempo scaduto contro il Porto in Champions League.
Griezmann sembra aver accettato questa situazione paradossale, e anche Simeone, che vorrebbe utilizzare il francese in maniera più continuativa, si è dovuto adattare ai dettami aziendali, e per ora sta rispettando le consegne.
Si potrebbe comunque finire in tribunale
Le due squadre potrebbero comunque finire al tribunale di arbitrato sportivo già prima del termine della stagione.
Il Barcellona sostiene infatti che nella passata stagione Griezmann è stato utilizzato con regolarità, ed essendo il prestito di 1 anno più uno, la regola del 50% è già stata superata, e quindi l’Atletico deve pagare la clausola di 40 milioni di euro.
I colchoneros sostengono ovviamente il contrario, e che cioè il prestito è biennale, e quindi il 50% delle presenze va calcolato sulle due stagioni (2021/22 e 2022/23).
Intanto Griezmann non può far altro che farsi trovare pronto nel momento nel quale viene chiamato, cosa che finora ha sempre fatto, e sperare che questo minutaggio limitato, lo faccia comunque arrivare in forma ai Mondali del prossimo novembre con la Francia.