Serie A basket 2025/26: come funziona e chi sono le squadre favorite per lo scudetto

La Serie A di basket è iniziata lo scorso weekend, e la sorpresa non è mancata da subito.

Il Derthona Basket, squadra da tempo ambiziosa che può finalmente giocare nel nuovo palazzetto di Tortona, ha espugnato il Forum di Assago battendo Milano all’esordio per 74-71, ed è stato una grande colpo anche per coach Mario Fioretti, vice per tanti anni di Messina- ma anche prima di lui- sulla panchina dell’Armani Jeans.

Per il resto, non ci sono state grandi sorprese, con i campioni d’Italia in carica della Virtus Bologna che hanno battuto nettamente Napoli nel posticipo, mentre la neopromossa Cantù ha preso 44 punti di scarto a Trento, con un ritorno nella massima serie che non è stato quindi dei migliori per i canturini.

Andiamo però a vedere quale è il regolamento della Serie A di basket 2025/26, e quali sono le principali squadre favorite per lo scudetto.

Come funziona la Serie A di basket?

Anche in questa stagione sono 16 le squadre al via della Serie A di basket, con partite di andata e ritorno che si concluderanno con il termine della regular season il prossimo 10 maggio 2026. Le prime 8 classificate andranno poi ai playoff (che si giocano sempre al meglio delle cinque partite fino alle finali), mentre le ultime 2 retrocedono in Serie A2.

Le prime 8 classificate al termine del girone di andata si giocheranno a febbraio a Torino la Final Eight di Coppa Italia, mentre le soste del campionato saranno a fine novembre e tra fine febbraio e inizio marzo dell’anno prossimo, per dare spazio alla nuova nazionale di Banchi impegnata nelle qualificazioni mondiali.

Chi sono le favorite della Serie A 2025/26?

Dal 2020- anno in cui il campionato è stato sospeso in corso a causa della pandemia- al 2024, sono sempre state Olimpia Milano e Virtus Bologna a giocarsi il titolo in finale.

Parliamo d’altronde delle due squadre più titolate in Italia, con le Scarpette Rosse che hanno vinto per ben 31 volte lo scudetto, mentre le Vu Nere, con l’ultimo successo dello scorso maggio, ne hanno messi in bacheca 17.

La scorsa stagione Olimpia e Virtus si sono trovate dalla stessa parte del tabellone ai playoff, e ne ha approfittato così Brescia, finalista poi perdente contro Bologna.

Milanesi e bolognesi sono anche le uniche due squadre italiane presenti in Eurolega anche quest’anno, e tutte le avversarie italiane, dovranno proprio sperare nella stanchezza delle due big per avere speranza in campionato. Olimpia Milano e Virtus Bologna hanno le rose più complete e profonde, ma da quest’anno l’Eurolega prevede 20 squadre al via, così che saranno ben 10 le volte in cui le due big dovranno giocare 3 partite a settimana (due negli infrasettimanali di Eurolega, più la partita del weekend in Serie A).

A questo, dobbiamo poi aggiungere il fatto che, a differenza dell’Eurolega dove non esiste obbligo di schierare un certo numero di giocatori della nazionalità della squadra di riferimento, in Serie A bisogna mettere a referto sempre almeno 6 giocatori di “formazione italiana”, cioè che abbiano giocato in Italia fra i 18 e i 21 anni (anche stranieri). Questo limita in parte Olimpia e Virtus, dando un leggero vantaggio a squadra come Trento e Tortona, che hanno volontariamente deciso di rinunciare alle coppe europee per essere più competitive in campionato, ma anche a Venezia e a Trapani, con i siciliani di Repesa che nella passata stagione sono stati la vera sorpresa della prima parte di campionato.

Chiaro però che, l’Olimpia Milano delle nuove stelle Guduric-Brown, e la Virtus Bologna di Ivanovic che può contare su Saliou Niang e sul gruppo che ha vinto il tiolo qualche mese fa, rimangono le principali (se non uniche) candidate per lo scudetto.

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