Milan: il rischio è una crisi davvero profonda

Dove è finito il Milan dello scudetto?

Questa è la domanda che si stanno facendo tutti i tifosi rossoneri nelle ultime settimane, e soprattutto dopo il derby di Supercoppa italiana perso malamente contro l’Inter.

E’ dall’inizio del 2023 che il Milan sta affrontando dei problemi, anzi, dovremmo forse dire dalla fine del 2022 perché, dopo aver vinto alcune partite in maniera abbastanza rocambolesca nella prima parte del campionato- come ad esempio contro Empoli, Spezia e Fiorentina- i rossoneri sono stati battuti nettamente da Liverpool e PSV Eindhoven nelle amichevoli giocate a dicembre, e lì si è accesa una prima spia di allarme per Pioli.

Alla ripresa della Serie A il Milan ha vinto a Salerno, ma poi si è fatto rimontare in maniera incredibile in casa dalla Roma- da un tranquillo 2-0 al 2-2 subito negli ultimi minuti- e da quel momento i problemi del Diavolo si sono aggravati.

Al pareggio con la Roma è seguita l’eliminazione negli ottavi di Coppa Italia contro il Torino, nonostante i granata fosse rimasti in dieci nel secondo tempo, e con un gol subito in contropiede alla fine dei supplementari. La prestazione di Lecce, dove il Milan ha riacciuffato il pareggio dopo essere andato sotto di due gol, è stata sconcertante sul piano del gioco, come anche quella in Supercoppa italiana a Riad, dove la squadra di Pioli non è in pratica mai entrata in campo, ma ha subito solo quella di Simone Inzaghi, rischiando anche l’imbarcata nella prima mezzora di gioco.

Ora arriva la partita in casa della Lazio, che ovviamente non può essere decisiva quando manca ancora tutto il girone di ritorno, ma il Milan non può permettersi un’altra sconfitta in questo momento così delicato.

Il confronto con il girone d’andata 2021/22

Se confrontiamo questo girone di andata con quello dell’anno scorso, quando poi il Milan a fine stagione ha vinto lo scudetto, non notiamo grandi differenze per i rossoneri, che lo scorso gennaio arrivarono a fine percorso a 42 punti, a meno 4 dall’Inter, che avrebbe però ancora dovuto recuperare la partita con il Bologna.

A fine campionato il Diavolo vinse lo scudetto con 86 punti, a più 2 sull’Inter, e quindi totalizzando solo due punti in più rispetto ai punti accumulati nel girone d’andata.

Giroud è tornato scarico dal Mondiale

Quello che sta facendo la differenza in questa stagione è la marcia del Napoli, che ha tagliato il traguardo di metà campionato con 50 punti, sbaragliando la concorrenza. Ciò che impressiona di più in casa rossonera però- se il Milan vince stasera va a 41 punti, con la differenza di un solo punto rispetto al girone d’andata 2021/22- non è tanto la mancanza di punti, ma l’assenza di gioco e di grinta, che sono stati i due capisaldi di Pioli per la conquista dello scudetto.

Un mercato estivo (al momento) sbagliato

Ciò che non sta aiutando Pioli è il mercato estivo, che non ha aggiunto nulla al Milan campione d’Italia. Kessie se n’è andato a Barcellona dopo lo scudetto e non è stato adeguatamente sostituito, e l’acquisto più importante dell’estate- Charles De Ketelaere, pagato 35 milioni di euro al Bruges- ad oggi rimane un oggetto misterioso. Origi in attacco non è un adeguato back up per Giroud, e giocatori come Adli, Vranckx, Thaiw, Sergino Dest, non hanno lasciato nessun impatto sulla squadra. Tommaso Pobega è il giocatore arrivato in estate che finora ha avuto più minutaggio, ma non sembra essere al livello della coppia centrale di centrocampo formata da Tonali e Bennacer.

Sta pesando molto l’assenza di Maignan in porta, che non gioca in rossonero da fine settembre, mentre in attacco non c’è una data certa sul ritorno di Ibrahimovic, che comunque non gioca una partita intera da più di un anno.

Forse il Milan dovrebbe guardare il mercato in questi ultimi giorni di trattative, ma da subito, fina da stasera all’Olimpico, deve ritrovare il suo gioco e la sua voglia di vincere, che sono totalmente mancati in questo inizio 2023.

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